x

cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4 - http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.com

CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5 - http://ceciliapolidoritwicedesign5.blogspot.it

English version

English version
c p English version

tw

v

"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone
capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

TOTAL PAGEVIEWS

Cerca nel blog

mercoledì 7 marzo 2012

Packaging: serigrafie di Max Bill

Per la realizzazione del mio packaging (vedi sito specifico delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons:cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione ) decido di riproporre una serigrafia di Max Bill : rotazione intorno ad un bianco in espansione, 1971-1978, dando un ruolo centrale al quadrato e al colore.
A partire dal 1946 numerose tele quadrate si mostrano capovolte; egli caratterizzava il quadrato attraverso la sua chiarezza, la sua simmetria e la sua oggettività. Bill spinge i suoi quadri di rotazione in maniera concettuale, suddividendo le parti di colore nel quadro in modo che queste possano suscitare nella mente dell’osservatore movimenti simili alla rotazione creando così un immagine dinamica. I quadrati vengono suddivisi in campi di colore attraverso “gradazioni trasversali” e “gradazioni longitudinali” in questo modo lascia che il colore si addensi per mezzo di precise gradazioni sia nei toni pastello sia nei contrasti forti. Bill inserisce all’interno della composizione una superficie bianca, prospettiva seducente e allettante per la grafica; un nucleo centrale bianco, intorno al quale si ordinano colori in combinazioni e varianti multiple.
Disegnato il packaging al computer, ho riproposto su ogni lato i quadrati che compongono la serigrafia di Max Bill.
Per la realizzazione del 2° packaging (vedi sito specifico delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons:cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione) ho preso come riferimento, sempre da Max Bill, il quadro: "Ritmo orizzontale-verticale-diagonale", 1942. Un quadro in cui ritorna come ruolo centrale sempre il colore, lo stesso che attraverso una serie di sequenze disegna linee e frazioni di figure anziché riempire una porzione di piano grigliata; un opera caratterizzata sempre da forme geometriche pure ed essenziali.

Dopo aver disegnato il modello al computer, ho riproposto, anche per il 2° packaging, su ogni lato il quadro di Max Bill, dando una continuazione ai colori.

Link di riferimento immagini:
http://www.google.com/imgres?um=1&hl=it&biw=1280&bih=709&tbm=isch&tbnid=0MJzdaKrgpiChM:&imgrefurl=http://boccalorenzo.blogspot.com/2010/05/blog
http://www.swissinfo.ch/ita/Prima_pagina/Archivio/Geometrie_che_colorano_gli_spazi.html?cid=5117348
Link di riferimento bibliografici:
AA. VV. a cura di Thomas Buchsteiner e otta letz , Max Bill, pittore, scultore, architetto, designer, ediz. Mondadori Electa , Milano 2006.

martedì 6 marzo 2012

Bracelet Animals

Per la terza esercitazione "bracelet"  proposta dalla docente Cecilia Polidori (http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html), decido di utilizzare la serie dei 16 animali di Enzo Mari, messa in produzione dall'azienda Danese con riferimento ad un progetto del 1957. 
Forme stilizzate di animali, ottenute grazie al disegno continuo di un pantografo su un blocco rettangolare di legno. 
Per la produzione di questi animali, scelgo di utilizzare il fimo (materiale molto duttile) e, per poterli unire fra loro, dei ganci e del filo in ferro.
Per quanto riguarda la fase realizzativa ho preparato una lastra spessa circa 2mm per poter ritagliare le sagome degli animali (ridisegnate in digitale, alle quali ho inserito il fil di ferro) e, successivamente, dopo averle rifinite, sono state cotte in forno.
suggerisco:
Fase realizzativa
ho preparato una lastra spessa circa 2mm per poter ritagliare le sagome degli animali ridisegnate in digitale, alle quali ho inserito il fil di ferro e, successivamente, dopo averle rifinite, le ho cotte in forno.
In un secondo momento, ho modellato il fil di ferro, per ogni animale, in maniera tale da creare "un'asola" che mi servisse come supporto per l'aggancio fra questi. 
suggerisco, invece:
Ho poi chiuso ad anello il fil di ferro alle 2 estremità di ciascun animale: ottenendo, così,  "un'asola" per poterli collegare tra loro.
Link di Riferimento:

sabato 3 marzo 2012

Mondrian Pack!

“Le sue opere sconvolgono il pubblico, per poi catturarlo grazie alla raffigurazione di soggetti attraverso linee e colori, slegati dalla realtà percepibile sono con i sensi” 

Piet Mondrian, pittore olandese, sviluppa la sua teoria attraverso manifesti e dibattiti nei quali si parla di costruzione e funzione dell'opera d'arte. In pittura, come in architettura, tale ricerca parte da forme geometriche semplici, che possono evidenziare con chiarezza i criteri di aggregazione scelti dall'autore eliminando ogni tipo di interpretazione soggettiva dell'immagine. La conoscenza delle cose deve passare dalla percezione, ma all'essenza delle stesse si deve pervenire attraverso una riflessione sulla percezione e per di più con un atteggiamento distaccato da essa.  
Sono proprio il rigore geometrico e la ricerca di proporzioni(utilizzo del rettangolo aureo) che portano alla realizzazione di questo oggetto!
…Tutto comincia col ridisegnare il modello al computer, poi stampare, tagliare, incollare
Mondrian Pack! 
Link di Riferimento Testo:
http://www.raggioweb.it/arte/storia-arte/cat187.htm

Bracciali in similpelle

Per la seconda esercitazione proposta dalla nostra docente Cecilia Polidori (http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html) decido di realizzare dei bracciali flessibili che si possono adattare a polsi di diversa dimensione. Per poter raggiungere questo risultato decido di realizzare il rivestimento del bracciale in similpelle, mentre la "struttura flessibile" in rete metallica con una maglia molto stretta e quindi facile da tagliare. 
Contemporaneamente penso alla forma da dare al bracciale e dopo aver studiato le opere e la vita di Ettore Sottsass grazie alla terza esercitazione del corso
(http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com/2012/02/my-superbook.htmldecido di realizzare due bracciali: il primo prendendo come riferimento lo specchio Ultrafragola progettato dal designer nel 1970 per l'azienda italiana Poltronova; il secondo, dalla forma più semplice, applicando un pattern del gruppo Memphis
Dopo aver stampato gli schemi li ricopio sulla similpelle che ritaglio, analogamente alla rete metallica (rivestita con nastro in carta) e successivamente li unisco. 
Per quanto riguarda il primo bracciale il rivestimento è costituito da tre strati di similpelle in modo da rendere l'effetto dell'opera presa a riferimento.
Per il secondo bracciale, non avendo la possibilità di stampare direttamente su questo tipo di materiale, stampo il pattern sulla carta e la ritaglio, utilizzandola come mascherina e riuscire quindi a colorare con l'acrilico le zone volute. Infine passo alla lucidatura.
Link di riferimento testo:
Link di riferimento immagini:

mercoledì 22 febbraio 2012

GIO' PACK


martedì 21 febbraio 2012

GIO' PACK

Dopo  alcune ricerche di approfondimento sulle ceramiche di Giò Ponti, ho avuto modo di pervenire a quelle disegnate per la Ceramica di Franco Pozzi: un servizio da tavola, caratterizzato da un’infinita varietà di decori geometrizzanti, messi in risalto da vividi colori giustapposti. Elementi perfetti per la realizzazione di un pack.
Ciononostante, reputandomi poco soddisfatta, continuo la mia ricerca, fino a quando non scorgo un disegno del designer, per un’altra azienda, la Manifattura JSA; per la quale, tra l’altro, molti artisti hanno lasciato il segno.  
Ispirandomi, perciò, a questo disegno per tessuti, decido di realizzare, per la prima esercitazione relativa alla realizzazione di un Ring Structural Pack ( vedi banner specifico  cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione )  il mio GIO’ PACK, con anello e tubo porta-rotolo. 
STEP 1
Disegno digitalizzato della struttura. 
STEP 2
Stampa e ritaglio delle immagini. 
STEP 3
Piegatura lati e incollaggio parti 
Link di riferimento testo:
Link di riferimento immagini:
http://www.va.camcom.it/files/pubblicaz/Articolo%20Gi%F2%20Ponti%20e%20le%20terre%20varesine.pdf

mercoledì 8 febbraio 2012

FELT BRACELETS



Per la 2°esercitazione del corso (vedi sito delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons: http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione), decido di utilizzare come materiale base per la realizzazione il FELTRO,
 in diversi colori; è necessario anche un gomitolo di lana qualsiasi e un ago.
Dopo aver tagliato il feltro a strette striscioline, le infilo piegate e a colori alterni in un filo di lana, che ho precedentemente bloccato con un doppio nodo. Dopo aver raggiunto la lunghezza opportuna, completo il mio bracciale unendo le 2 estremità con più nodi.

martedì 7 febbraio 2012

My Paper Bracelet is a Bracelet of Comics

La seconda esercitazione assegnataci dalla Professoressa Cecilia Polidori, docente del corso di design presso l’Università Mediterranea di Architettura di Reggio Calabria, prevedeva due argomenti:

il primo riguardante un’attenta lettura e riproduzione del design classico prodotto industrialmente (quello delle sedute di Saarinem, LC e Rietveld), il secondo riguardante la realizzazione di monili e bracciali questa volta, però, non copiando il classico, ma elaborando, creando, inventando, progettando un look anche fotografico dei nostri oggetti”. (vedi sito delle "Lezioni di design. 
Mi sono cimentata, inizialmente, nella prima parte di questa esercitazione, realizzando la riproduzione della sedia di G. Rietveld “Red and Blue”(link di riferimento: Gerrit Rietveld -Red and Blue, Esercitazione n° 2, Pubblicato da Roberta Russo a 1/15/2012 05:20:00 PM), studiandone il metodo di progettazione. Mi ha molto stupito scoprire che un grande designer ed architetto come Rietveld pare non facesse quasi mai uso del
metodo del progetto ideato a priori con l’ausilio del disegno e, al contrario, mettesse in pratica le sue idee direttamente con il materiale arrivando all’oggetto “perfetto” solo dopo ripetute sperimentazioni.
Un’esperienza che mi ha dato la giusta spinta per affrontare la seconda parte di questa esercitazione: la realizzazione di Paper Bracelets. La prof.ssa Cecilia Polidori ci ha consigliato diversi materiali da poter adoperare per tale esercitazione: oltre la ovvia carta normale, o del pane, pasta, carne, castagne, velina, cipolla, riso, etc, stoffa, spago, plastica riscaldata e modificata(vedi sito delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons: http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione)

Ho pensato innanzitutto al materiale da utilizzare ed ho scelto la carta. Successivamente mi sono documentata attraverso internet, sulla tecnica di modellazione della carta: l’origami. Sono venuta a conoscenza di questa tecnica durante una lezione di design in cui la Prof.ssa C. Polidori ha mostrato dei lavori di origami di ex allievi.
Avendo acquisito un po’ di idee su come e cosa si poteva realizzare con tre “fattori” quali carta, manualità e fantasia, inizio a dar libero sfogo all'immaginazione.
“Carta … quale tipo di carta posso utilizzare? Che consistenza voglio dare ad i miei Paper Bracelets? Quali colori?” penso e ripenso, fin quando non arriva un’idea: le pagine di un fumetto. Scelgo Topolino: rientra tra i capolavori fumettistici mondiali ed ha caratterizzato la mia infanzia.

Inizio a tagliare, dalle pagine di un numero ripetuto del fumetto, strisce di carta di varie dimensioni:

PRIMO MODELLO:
Inizio ad applicare l’origami, incastrando le strisce ripiegate le une con le altre:

SECONDO MODELLO:

per questo modello non ho fatto altro che utilizzare due strisce, disporle una verticalmente ed una orizzontalmente, sovrapporle alla loro estremità ed iniziare a piegarne prima una, poi l’altra e così ripetutamente fino ad ottenere una “catena” di lunghezza adeguata per avvolgere un polso di media misura ed ottenere, quindi, un bracciale.
TERZO MODELLO:
per quest’ultimo modello ho utilizzato le strisce di carta, intrecciandole fra loro, per creare una rete compatta.

lunedì 6 febbraio 2012

Mondrian Bracelet

"Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l'armonia tramite l' equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte."
Piet Mondrian


In riferimento alla seconda esercitazione (vedi sito delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons":
http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione)
ho deciso di dedicare il mio interesse alla realizzazione di un bracciale Mondrian.
Il tema predominante di Piet Mondrian, pittore olandese, importante esponente del movimento artistico De Stijl e i suoi quadri "non rappresentativi" che, anche se molto imitati e banalizzati, sono il risultato di un’evoluzione stilistica di quasi trent’anni e dimostrano una complessità concettuale che ne smentisce l’apparente semplicità.
Prima di iniziare il mio lavoro decido di fare un modellino in digitale per capire quali sono le misure standard ergonomiche e adattabili a ciascuno.
Materiale base per la realizzazione del mio bracciale è il DAS, e che non ho mai utilizzato prima. 
Procedo quindi con tagliare e modellare dei piccoli quadrati, facendo dei fori dove poi verrà successivamente inserito il filo che terrà unito il bracciale, dando ad ogni parte le misure corrispondenti. Faccio poi asciugare il tutto per bene per qualche giorno.
Fase di realizzazione 1
Successivamente posso procedere con la colorazione dei diversi componenti quadrati e rettangoli e decorati secondo i colori primari che utilizzò Mondrian: rosso vermiglio, blu oltremare, giallo cromo e nero ebano. La tecnica utilizzata è quella dei colori a tempera.
Fase di realizzazione 2
Successivamente rifiniamo i bordi dei rettangoli pitturati con una penna a china.
Infine, dopo aver fatto asciugare il tutto, passo uno smalto lucido alle superfici, rese opache sia dai colori a tempera che dal DAS.
Fase di realizzazione 3
Per completare manca solo ciò che unirà tutti componenti del mio bracciale. Il laccio scelto è un semplice laccio in stoffa, spesso utilizzato per collane e bracciali, molto facile da inserire e malleabile per fare i nodi che terranno ben salde tutte le parti del bracciale.
http://www.fuorilemura.com/2011/10/31/mondrian-e-la-ricerca-dellarmonia-perfetta/