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Conoscere i bambini è come conoscere
gatti. Chi non ama i gatti, non ama i bambini e li capisce... Per
entrare nel mondo di un bambino bisogna almeno sedersi per terra, non disturbare
il bambino nelle sue occupazioni e lasciare che si accorga della vostra presenza.”
Bruno MUNARI, Arte come mestiere, Laterza, maggio 1997
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Meo Romeo, Gatto Meo, 1949, Quittenbaum, München
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Nel 1952 Bruno
Munari progetta il Gatto Meo Romeo. Picasso lo teneva nel
suo studio, e, a quelli che gli chiedevano di chi fosse, rispondeva: "L' ha
ideato un filosofo italiano, Bruno Munari". Meo è un giocattolo di
gommapiuma, con all'interno un sottile e malleabile filo di metallo che
consente al bambino di fargli assumere tutte le posizioni, dà piacere al tatto
e simula la vita senza implicarne i rischi...
Ecco un bellissimo esempio di "gioco-azione", che consente al bambino
di essere attivo e partecipe, e non semplicemente un soggetto passivo.
Il tema del mio nuovo bracciale è proprio il gatto Meo Romeo
di Bruno
Munari.
Dopo aver scelto
alcune delle posizioni che il gatto può assumere, inizio a comporre il
modellino del bracciale in digitale e proseguo con la
realizzazione.
Il materiale utilizzato è il DAS, che ho successivamente dipinto con della tempera nera.
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Quando un gatto è morbido, liscio, pulito; quando lo puoi mettere in molte
diverse posizioni e lui ci sta, quando non devi curarlo, non devi dargli da
mangiare e poi, dico, quando ha i baffi di nailon cosa vuoi di più? Che cosa
gli manca infatti a Meo Romeo? Gli manca la
voce, lo so, ma anche alla Gioconda. E la Gioconda non è morbida al tatto, è
immobile, non puoi farla voltare.”
Pirelli, Rivista d'informazione e di tecnica n° 4, luglio 1947
“ Il mio primo gioco fu un gattino vero vivo
miagolante, trovato nel giardino".Questo forse fu il giocattolo più
completo che abbia mai avuto, così pensavo allora, oggi invece mi viene il sospetto che
anche io
bambino ero il giocattolo del gatto".
Bruno MUNARI,Giochi e grafica, 1990
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