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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

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capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

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giovedì 26 aprile 2012

Bill Bracelet: versione in legno


“In fondo mi domando sempre il perché e il per come faccio una cosa. È una sorta di moralità verso i problemi in generale”.
(Max Bill, intervista contenuta in Flash Art n.161 del 1991)

Tra le tante figure legate al mondo del design che ho avuto modo di scoprire e apprezzare durante il nostro corso, vi è Max Bill: geniale designer, architetto, pittore e scultore svizzero. Una figura di estrema poliedricità, un genio multiforme delle arti del XX secolo.

Nel campo della pittura, Bill aderì e fu uno dei principali promotori di quella corrente denominata Astrattismo Concreto, “l’espressione pura dell’armonia della misura e della legge”.
Sono rimasta in particolar modo colpita dalle serigrafie che Bill ha prodotto in notevole quantità.
Delle superfici geometriche semplici, costituite da rettangoli e triangoli, con giustapposizione di colori primari, che danno vita a composizioni regolate da processi matematici.
Avevo realizzato i primi prototipi dei miei Paper Bracelets utilizzando il cartoncino. Data la scarsa consistenza del materiale, su suggerimento della Prof. Polidori, questa volta ho adoperato il legno.
Per realizzare il prototipo che riprende una  serigrafia di Max Bill del 1962, ovvero Quadrato bianco completato da colori primari,
ho quindi ritagliato dal mio listello le forme desiderate, le ho pitturate e infine legate con un sottile filo di rame.

E poi mi pongo tre domande: quale bisogno dovrà soddisfare quest’oggetto? Con quale materia e quali strumenti lo si può realizzare? Con quale forma?
ENZO MARI, 25 Modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, Marzo 2011, 1° ediz., cap. VI, pag.53


Link di riferimento:
http://joshuaabelow.blogspot.it/2010/11/weisses-quadrat-durch-elementarfarben.html