Dopo aver disegnato su alcuni fogli di acetato blu e verde la costruzione piana di un ottaedro
platonico mi sono apprestato a ritagliarla e a comporre tridimensionalmente gli ottaedri ottenuti mediante piegature, dando vita così a dei solidi regolari tali da ricordare delle grosse gemme trasparenti. Successivemente ho realizzato, servendomi di un filo zincato di diametro 1,25 mm, tre forme abbastanza circolari, ma non 

delle circorenze perfette, tali da trasmettere un'idea di primitivismo e imperfezione, sulle quali, dopo averli opportunamente forati, ho fatto scorrere i miei ottaedri-gemme. Il risultato è un collare e un bracciale, abbastanza appariscenti, che hanno un sapore grezzo, primitivo e leggero.
