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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
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capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

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lunedì 23 aprile 2012

Beakers bracelets in lingua non italiana

Per la realizzazione dei beakers bracelets ho utilizzato materiali molto comuni sicuramente reperibili in qualsiasi ambiente domestico: dei bicchieri di plastica; ritagliandoli ho cercato di scoprire nuove funzionalità, in particolar modo quella di creare un motivo decorativo per i miei bracciali. L’ idea iniziale era di forgiare il contenitore con del calore per far arricciare la plastica, per questo utilizzai la parte centrale e il fondo del bicchiere scartando immediatamente il bordo che risultava poco flessibile e troppo sottile. Ma queste ultime caratteristiche furono le stesse ragioni per cui abbandonai quella che era la mia idea iniziale di bracciale per abbracciarne un’ altra secondo me più interessante. Il bordo infatti essendo già di suo forgiato e quindi molto rigido poteva essere utilizzato così com’era, senza subire ulteriori rimaneggiamenti, ancora come bordo non più del bicchiere bensì di una striscia di cartoncino magari colorata e verniciata col vernidas. La convessità del bordo risultò perfetta per incastrarvi il cartoncino da 1mm …
Il risultato finale? Oltre ad essere funzionale in quanto definisce meglio la circonferenza del monile che altrimenti risulterebbe un po’ labile, diventa il motivo decorativo del bracciale stesso il cui colore contribuisce, a mio parere, ad un’ armoniosa bicromia: rosso - bianco, nero – bianco.  
Dopo questa prima sperimentazione, ho continuato a combinare i cerchi in vari modi ma senza il supporto del cartoncino, fino ad arrivare alla soluzione di assemblarli con dell’ Attack e formare un'unica superficie plastica. Questa volta, del bicchiere di plastica ho recuperato anche la striscia liscia sottostante il bordo che si viene così a trovare in mezzo alle due pile di bordi come per interrompere il ritmo ondulatorio che vengono a creare. Per rendere il bracciale meno rigido rispetto quelli realizzati precedentemente, che appunto hanno un diametro ben definito e difficilmente si prestano ad essere calzati da un polso di qualsiasi dimensione, ho provveduto ad un nuovo sistema di chiusura che rende il bracciale dilatabile: all’ interno di ciascuna gola degli anelli ho incanalato del filo cotonato che poi ho fatto fuoriuscire dalle relative bocche in modo tale da congiungere le due estremità del bracciale. Ho infine tamponato le bocche con della colla a caldo che solidificandosi ha assunto un aspetto plastico proponendo allo stesso tempo una variante di colore al bianco predominante del monile. Con lo stesso meccanismo ho decorato la parte finale dei fili come se fossero perline.