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cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com

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CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone
capodanno in Times Square 2012, foto Francesco G. Teratone

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1° esercitazione - esito

giovedì 15 dicembre 2011


GIOCO&PROGETTO &VICEVERSA: BUSTA DEL PANE CHANEL & LOUIS VUITTON

AVVISO DON'T TOUCH TILL ....
solo immagini esito della Lezione 4, del 1° XII 2011, ossia 1° esercitazione: 
cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione
DON'T TOUCH TILL ....
Lezione 5 del 15 XII 2011:
cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 5, 2° esercitazione
altezza della Red and Blue, o della Berlin chaircm 40, le proporzioni sono sul banner specifico. 
nelle foto caricate indicare i dati riportati, e anche dati ulteriori, commenti, caratteristiche dell'oggetto.
Materiali 
1. con cui realizzare i modelli: Lego, come nella foto di Daniele Ruggeri, o legno, o polistirolo o cartone, o misti, o quello che volete.
2. per i Paper Bracelets, oltre la ovvia carta normale, o del pane, pasta, carne, castagne, velina, cipolla, riso, etc, stoffa, spago, plastica riscaldata e modicata

e... ora che potete giocare, ricordateVi che c'è il libro Foto dal finestrino da finire di leggere e che mi aspetto che raccontiate le foto alla maniera di Sottsass...

 da: MakeMyDay Magazine - http://www.makemydaymag.com/archives/584
disegno di Enzo MARI tratto  dalla presentazione della Mostra Enzo Mari, il lavoro al centro, Triennale Milano 12 XI 1999 - 9 I 2000, 
ediz. Triennale Notizie, MI  ottobre 1999, pag 5.

mercoledì 14 dicembre 2011


Applicazioni della ricerca estetica nel design: anello portarotoli

Dopo l'esperienza del mio lavoro precedente (http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com/2011/11/enzo-mari-e-la-forma-semplice-serie.html) ho voluto sperimentare come potesse rendere l'immagine elaborata su un oggetto di design.

L'idea è stata quella di realizzare un oggetto che non fosse solo un anello portarotoli, ma che racchiudesse in sé tutte le fasi della mia ricerca estetica, partendo materialmente dalle stesse protagoniste che vi hanno partecipato (le castagne) fino all'immagine finale. 
In questo modo chiunque si trovi ad analizzare l'oggetto può provare a ripercorrere il processo che mi ha portato a definire la forma semplice delle castagne, condividendone o meno il risultato.
" La scienza mi affascina, ne invidio il paradigma, cioè il fatto che si possa proporre una determinata ipotesi solo se contemporaneamente si comunica a tutti il metodo e i mezzi utilizzati per formularla, in modo che ogni interlocutore possa a sua volta verificare se ciò che si afferma è vero o falso" 
ENZO MARI, 25 modi per piantare in chiodo, edizMondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz, pg.30

Caterina Chiofalo


STRUCTURAL PACKAGING : ASTRATTISMO GEOMETRICO

"Per suprematismo intendo la supremazia della sensibilità pura nell’arte. Le apparenze esteriori non offrono alcun interesse; solo la sensibilità è essenziale. L’oggetto in sé non significa nulla. L’arte perviene col suprematismo all’espressione pura senza rappresentazione." Kazimir MALEVIC
Fase di lavoro corredata da schizzi e misure
Per la realizzazione del packaging ho cercato di far miei i concetti e le linee guida del suprematismo per riadattarle all'esercitazione in oggetto, cercando di correlare essa con il tema di progetto del modulo di progettazione architettonica , ovvero il museo della musica.
Il progetto è composto da un contenitore, che varia la sua dimensione a seconda del formato delle tavole da contenere, decorato con motivi richiamanti la concezione di astrattismo geometrico propria del suprematismo, ovvero il cerchio, il quadrato e la croce.
A questo contenitore vi è applicato un anello decorato con motivi tratti dai quadri di Malevic, con un acceno al rapporto che vi è tra musica ed architettura, con la traduzione della quinta sinfonia di Beethoven in punti (tratta ed analizzata dal libro di W. KANDINSKY, punto linea e superficie, Adelphi Edizioni, Milano, pag.42).
"Tutto ciò che vediamo è sorto da una massa di colori trasformata in piano e volume, e ogni macchina, cosa, persona, tavola è un sistema pittorico di volumi predisposto per scopi precisi." Kazimir MALEVIC
Rappresentazione del progetto
Sitografia di riferimento :

Lo Structural Packaging di Giusy e l'Arte Concreta di Max Bill

Max Bill solo exhibition Kunst Museum

Sturttugatt (2005/06)
''Nel 1959, viene pubblicata una piccola monografia su di me (...), con contributi di Max Bill...''
(Enzo MARI, 25 Modi per piantare un chiodo pag 42, edizione MONDADORI Marzo 2011)


Per rivestire il mio Structural Packaging, mi sono ispirata ad un'esempio di serigrafia di Max Bill del 1967, che avevo già pubblicato nel mio post per la lezione precedente.
Dopo aver disegnato le forme geometriche su cartonicini colorati da 1 mm, le ho mescolate, e quasi come un come un gioco le ho disposte sul mio Structural Packaging facendo in modo che colori uguali non fossero adiacenti e rispettando la sequenza proposta nella serigrafia di Bill (nero - blu - giallo - rosso).
           Max Bill - Serigrafia del 1967

Fasi di realizzazione

Varie viste del mio  Structural Packaging



Un porta rotoli ''tipografico''

Max Bill: tipografia

Nel 1937, quando Max Bill scriveva il testo ''Pubblicità'' in Svizzera, il significato della parola tipografia era diverso da quello attuale, solamente poche persone del mestiere avevano confidenza con caratteri, composizione e stampa. L'Arte Nera come veniva definito un tempo il lavoro manuale del compositore e dello stampatore è diventata di pubblico dominio solamente a partire dalla metà degli anni ottanta dell'ultimo secolo. Con la crescita esponenziale nella diffusione dei pc, utilizzare il ''desktop publishing'' è quasi come avere Gutemberg sullo schermo. Nelle mail e su internet, sempre più persone scrivono con i caratteri tipografici - e si divertono a cambiare forme e dimensioni...A giocarci. Pochi, sanno qualcosa però, delle rigide leggi che regolavano originariamente la composizione del materiale tipografico e dei caratteri in piombo: righe e montaggio del testo, caratteri usurati o meccanicamente danneggiati, margini con sbavature di inchiostro o segni simili a spiedi nelle parti non stampate, non ci sono più. Le impostazioni dei programmi di layout consentono valori in millesimi, affettando una precisione che non è più verificabile ad occhio nudo. Negli anno trenta Max Bill aveva a disposizione solamente pochi caratteri tipografici dalle dimensioni prestabilite. Un testo destinato alla stampa era progettato in punti. La maggior parte degli stampati era realizzata da compositori, non da grafici, tipografi, agenzie pubblicitarie o addirittura da casa, come avviene ai giorni nostri. Come compositore grafico, Max Bill era autodidatta e riteneva che la composizione tipografica fosse come l'architettura e il design, un lavoro di composizione e di progettazione.

''La tipografia è la composizione di uno spazio, che è il risultato di funzione e materia.''
(Max BILL,  ''Pubblicità'' - 1937)

Partendo da questi concetti, ho deciso di decorare il mio porta rotoli prendendo spunto dalle realizzazioni tipografiche di Max Bill. In particolare i Bozzetti che Bill realizzò per la scritta del teatro ''Corso'' a Zurigo. 


11 bozzetti per la scritta del teatro ''Corso'', Zurigo.
(Inchiostro e tempera su cartone, matita su carta trasparente,
prove di stampa su carta per stampe a colori - 
Larghezza da cm 13 a cm 29.)

Dopo aver realizzato il mio portarotoli,  infatti, ho utilizzato i caratteri del nome di Bill per sperimentare i vari stili tipografici sopra rappresentati. Ho utilizzato quattro colori base (nero - blu - giallo - rosso), rispettando la sequenza che precedentemente avevo usato per il mio Structural Packaging. Ho cercato inoltre, di ottenere il massimo della chiarezza e semplicità nella forma espressiva (date soprattutto dall'utilizzo del nero su bianco) nel rispetto dei canoni di Max Bill. Non bisogna però, tralasciare il fatto che la superficie vuota, è tanto importante quanto quella su cui ho disegnato:

''Non sono le forme esterne a costruire l'essenziale, ma il rapporto tra caratteri e superfici (...) ciò permette alla tipografia di elevarsi ad opera d'arte.''
(Max BILL,  ''Pubblicità'' - 1937)

Le varie fasi di realizzazione.

Lo Structural Packaging di Giusy e l'Arte Concreta di Max Bill

                
Bibliografia/ Riferimenti:
Buchsteiner/Letze; Max Bill, pittore, scultore, architetto, designer - Edizione ELECTA 2005 (pag 244 - 245)
Immagini:
Buchsteiner/Letze; Max Bill, pittore, scultore, architetto, designer - Edizione ELECTA 2005 
http://www.artknowledgenews.com/Max_Bill.html
http://hoolawhoop.blogspot.com/2010/10/max-bill.html

martedì 13 dicembre 2011


SOGNI E ALTRE COSE...

E' una faccenda molto seria: il gioco non gli serve a passare il tempo, ma a capire il mondo."

Enzo Mari, 25 modi per piantare un chiodo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, p.36 
Per realizzare il packaging relativo alla prima esercitazione ho applicato gli schemi ed i tracciati forniti dalla prof. Arch. Cecilia Polidori (vedi sito web specifico delle "Lezioni di design"- Twice Design Lessons:http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com/p/appunti-lezione-4.html ) relativi ad Enzo Mari e le sue "Carte da disegno - Sogni e altre cose" e alle lettere di Gio Ponti. La carta da disegno di E. Mari relativa al sogno, mi hanno ricordato lo scritto di Gaston Bachelard " La poetica dello spazio" dove il sogno, o meglio la rêveriè parte fondamentale del nostro essere e prende parte anche nella progettazione. A queste considerazioni ho aggiunto il tema principale del progetto del corso, la casa della musica, espressa in maniera immediata con il disegno al tratto delle note musicali, forma che ritorna anche nel mio progetto.

Portarotoli Bacterio


Per creare il mio Portarotoli ho utilizzato la Texture create dal Designer italiano Ettore Sottsass denominata: Bacterio. Si tratta di un illustrazione creata nel 1978 ed utilizzata sul Laminato Plastico per rivestire mobili ed oggetti (come ad esempio lampade). Bacterio ed altri Patterns furono create al interno del Gruppo Menphis; un collettivo italiano di Designer ed Architetti Milanesi, è stato uno dei massimi esponenti del Postmodernismo degli anni ottanta.
Memphis è il grande fenomeno culturale degli anni 80 che ha rivoluzionato le logiche creativo-commerciali del mondo del Design.
Nata da un’operazione culturale avviata da Ettore Sottsass e da un gruppo di giovani architetti e designers milanesi a cui si sono aggiunti, poco dopo, alcuni fra i più famosi designers della scena internazionale, Memphis ha sconvolto e ribaltato tutti quanti i presupposti esistenti fino allora circa l’idea dell’abitare.
Con Ettore Sottsass come colonna portante del gruppo, il design ha acquisito una nuova concezione espressiva legata a nuove forme, nuovi materiali e nuovi patterns ribaltando i precedenti limiti creativi imposti dall'industria.



Preparazione Lavoro:
Risultato Finale (fronte e retro):


Bibliografia:
http://www.memphis-milano.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Memphis_(design)
http://blog.linedandunlined.com/post/404171838/on-memphis-pattern-and-macpaint


Immagini:
http://www.nova68.com/Merchant2/merchant.mvc?Screen=PROD&Product_Code=EttoreSottsass_Casablanca
http://blog.linedandunlined.com/post/404171838/on-memphis-pattern-and-macpaint
http://www.thing-of-beauty.com/ettore-sottsass-1917-2007
http://www.designboom.com/eng/funclub/memphisremember.html
http://www.bacterio.de/

sperimentando.parte2



Parte 2
... Continuo la mia sperimentazione prendendo a modello un maestro illustre del design italiano, Bruno Munari e le sue straordinarie opere grafiche, che ben si prestano al mio oggetto-progetto...
il risultato sono questi diversi tipi di anelli ferma fogli in stile munari...

Anello n°1

Anello n°2
Bibliografia immagini:
http://www.arte.go.it/eventi/2007/e_2102.htm
http://www.arsvalue.com/webapp/ars_eventi/dettaglio_opera.aspx?evn=12903521&opr=12903526&rac=12903523&art=12797031&st=25

PACKAGING LINEE E COLORI

Per realizzare gli schemi di packaging dell'Esercitazione n°1(vedi sito specifico delle "Lezioni di design"-Twice Design Lessons:cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS: appunti Lezione 4, 1° esercitazione),definiti dalla prof. Arch. C. Polidori, ho effettuato una serie di prove inizialmente per capire come funziona il montaggio, successivamente per stabilire la decorazione.
Per la decorazione ho basato il mio packaging facendo riferimento alle lettere che Gio Ponti scriveva ai suoi amici, ovvero lettere cartoline, a volte a larghe strisce colorate o un disegno.
Possiamo vedere alcuni  esempi che ho effettuato per stabilire la decorazione del mio packaging, ho usato in alcuni casi linee e cerchi colorati su fondo bianco o su fondo colorato differente per ogni faccia, oppure utilizzare due colori per ogni faccia.
Nel decidere quale fosse il più interessante da realizzare , ho deciso di riprendere la lettera di Gio Ponti e studiare le linee e i cerchi che lui ha creato. 
Ho evidenziato le fasce che ho usato nel  mio packaging, esse riproducono il disegno dalla lettera di Gio Ponti, in più ho inserito per ogni faccia dell'anello un colore base differente ma sempre facendo riferimento hai colori della lettera cartolina di Gio Ponti.
Per realizzare il mio anello di cartoncino, ho ritagliato la sagoma e montato i volumi.
La fine di questo gioco mi ha portato a progettare il Packaging linee e colori.

Riferimento link immagine:

Riferimento link packaging:

Negativi - Positivi, Bruno Munari - Anello fermaelaborati

Per la decorazione del mio fermaelaborati ho deciso di utilizzare delle pitture dell'artista Bruno Munari, scoperte e studiate nella lezione passata. Tra tutte le opere del disigner ho utilizzato le pitture intitolate "Negativi - Positivi". Le pitture negative-positive sono tra le opere più famose di Bruno Munari, proviamo a descrivere questa ricerca nei suoi aspetti formali, estetici e didattici. Con l'astrattismo il soggetto scompare dalla pittura, il soggetto diventa la pittura stessa, cioè forme e colori liberamente inventati.L'astrattismo concreto libero dagli intralci della narrazione, del significante, del realismo o del surrealismo, del simbolismo o dell'espressionismo, propone forme autonome, che non sono figure della realtà, ma realtà autonome esse stesse, realtà concrete. Si riportano alcune delle annotazioni sui bozzetti preparatori - ogni elemento che compone il quadro deve poter essere considerato il "soggetto" - non ci deve essere un soggetto posato sul fondo (come una "natura morta") - uno degli elementi può essere intravisto - accennato - non si può fare l'opera d'arte NUOVA usando gli elementi della pittura vecchia - il segno che disegna i negativi-positivi - disegna dalle due parti - è un confine (e non un esterno) - il segno tradizionale è un contorno (disegna solo da una parte)La parte superiore dell'anello è stata concepita per fondere i colori di queste pitture utilizzando uno schema semplice bianco e nero, sul quale nella parte bianca è riportato il nome dell'oggetto (Negativi - Positivi, Bruno Munari). Al suo interno le pareti sono bianche eccetto per una che riprende un altra pittura di Munari con l'aggiunta del cognome dell'artista come tocco finale.Ecco alcune foto del prodotto finito dopo il ritaglio e l'assemblaggio. Link di riferimento:http://www.munart.org/index.php?p=15